Ernesto Lomasti - fin da adolescente malato di montagna, nato a Pontebba
in provincia di Udine, sopranominato “Cartuccia”per la sua bassa corporatura.
Col tempo giovane promessa dell'alpinismo, moriva a soli vent'anni il 12
giugno del 1979, cadendo dalla parete di Amaud, in Val
d'Aosta, mentre arrampicava in solitaria. Quando nel 1979, allievo Ufficiale alla SMALP
e nemmeno ventenne, quasi senza saperlo raggiunse il settimo grado in solitaria
in anni in cui pochi tra i migliori si azzardavano a farlo in cordata. Nel 1977
ripete in solitaria il temibile Diedro
Cozzolino sulla Parete Nord del Piccolo
Mangart di Coritenza, sulle Alpi Giulie.
L’anno dopo il suo capolavoro sarà una via nuova sulla stessa parete e con lo
stesso stile: da solo. “Altezza 800 metri, 10 ore, difficoltà estreme” lascerà
scritto nel suo diario; oggi per quella salita si parla di VI+ con passaggi di
VII-. La naturale modestia e le eccezionali vie aperte sulle neglette pareti
delle Alpi
Giulie e Alpi
Carniche non gli hanno portato né fama né denaro. Solo chi ha arrampicato
con lui sa che è stato un fuoriclasse, che ha illuminato come una meteora la
storia dell’alpinismo proprio nel cruciale passaggio tra la visione classica e
quella sportiva.